Roma che include e non lascia indietro nessuno
L’inclusione sociale e l’universalismo dei diritti rappresentano una condizione chiave per la salute della nostra città e della nostra economia.
Di fronte a una frammentazione estrema e a disuguaglianze di scala globale, conseguenze dell’assenza di strategie di inclusione capaci di considerare tutte le diverse dimensioni – reddito, opportunità, socialità, cultura, salute, istruzione, casa, sport, servizi sociali – c’è bisogno di un’azione di governo organica.
Scelte urbanistiche, regolamentazioni commerciali, politiche culturali devono essere parte integrante della Roma che include, utilizzando la ricchezza della grande generosità che la città esprime in termini di cooperazione, volontariato, assistenza. erosità che la città esprime in termini di cooperazione, volontariato, assistenza.
Grazie anche agli strumenti della co-programmazione e della co-progettazione, va diffuso in tutta Roma il patrimonio di competenze e esperienze che, a partire dalla realtà dei problemi, hanno messo in campo soluzioni creative e portatrici di inclusione.
Libertà, eguaglianza e solidarietà esistono solo insieme. Lo insegnano gli articoli 2 e 3 della Costituzione, per questo noi vogliamo ricominciare da subito una storia che a Roma si è interrotta, ma che era cominciata con la nostra Repubblica.