Lettera di Roberto Gualtieri – I romani non amano il Corpo dei vigili urbani. O non lo amano più. E` un rapporto che si è rovinato nel tempo, ma che deve essere ricucito con pazienza, assieme ai rappresentanti del Corpo. Perché i vigili sono fondamentali per tenere connesse le varie parti della città. Devono essere il sostegno e i terminali del sindaco sul territorio. Il collegamento fra i cittadini e il Campidoglio.
I tutori delle regole, sul traffico, sulla sicurezza, nel commercio, nella protezione dei disabili, nel governo della vita notturna. Da sindaco sarà una priorità utilizzarli al meglio per il miglioramento della qualità della vita. Antonio Macaluso sul Corriere della Sera ha chiesto ai candidati sindaci come gestiranno il Corpo della Polizia municipale. Darò qui alcune prime indicazioni. Innanzitutto, i vigili devono rendere il traffico scorrevole, facendo rispettare le norme nello stesso modo in ogni zona della città. La prevenzione e la sensibilizzazione sulla sicurezza stradale devono essere i principi di base. Ai vigili spetta il compito di controllare anche gli ultimi arrivati, i monopattini, e di proteggere i più esposti, ciclisti e motociclisti.
Nel campo della sicurezza, va istituito un nucleo di vigili di quartiere e vanno costituiti Security point, presìdi del territorio organizzati dalla Polizia locale, garantendo alle Forze dell`ordine la condivisione delle segnalazioni principali ricevute dalla cittadinanza. Presidi di vigilanza nelle stazioni metro. E videosorveglianza nelle zone più critiche, affinché nessuno abbia più disagi né paura. Per questo, va aumentato il numero dei vigili, come già previsto dalla pianta organica, ma soprattutto vanno introdotta innovazione, digitalizzazione, formazione permanente, che permetta ai vigili di affrontare in modo adeguato emergenze e problemi quotidiani.
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