By: staff
09/07/2021

Bergamo, l’ex vice di Raggi ora collabora con Gualtieri

Di Maria Egizia Fiaschetti –  Dopo le dimissioni da vicesindaco, in disaccordo con Virginia Raggi sulla sua ricandidatura non concertata con la squadra, Luca Bergamo, insieme con i quattro consiglieri ex M5S che hanno fondato il gruppo «Il Piano di Roma», apre al dialogo con Roberto Gualtieri, candidato del centrosinistra e sfidante della sindaca alle comunali. I due si erano già incrociati a Bruxelles, ma in questa fase è stato l`ex ministro dell`Economia a fare il primo passo: «Mi ha cercato senza propormi alcun incarico, ma mostrando interesse per il lavoro fatto e le difficoltà incontrate: la prova che confrontarsi nel merito è possibile». Al contrario di Raggi che con la sua decisione ha ostacolato la costruzione di un progetto politico più ampio: «Ho sempre pensato che quella forzatura fosse uno sbaglio. Se vuoi correre per il secondo mandato ti confronti con tutti, era inevitabile che quel metodo avrebbe portato a una divisione. A undici mesi di distanza ha perso dieci consiglieri e due assessori, a che scopo?». Il diverso approccio di Gualtieri lo ha convinto a collaborare: «Credo sia l`unico candidato con le qualità necessarie per aggregare: organizzazioni politiche, civiche, imprenditoriali possono trovare in lui un interlocutore credibile e serio, capace di superare gli errori commessi dalla sinistra a Roma. Non si governa la città da soli contro tutti, non serve un centrocampista di sfondamento ma un regista, un giocatore alla Jorginho in grado di far esprimere al meglio tutto ciò che gli gira intorno». Uscito di scena sei mesi fa, si rammarica di non aver potuto incidere sul nuovo Regolamento del patrimonio: «Gli immobili comunali che non vanno a reddito dovrebbero essere assegnati ai cittadini, per promuovere la vita culturale. Dei miei emendamenti non c`è traccia nella bozza che approderà in Aula». Contrario agli apparentamenti elettorali, ritiene tuttavia che «sia sempre possibile parlarsi e riconoscere elementi interessanti anche nel campo avversario».

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