di Giovanna Vitale, La Repubblica – È fiducioso, Roberto Gualtieri. Non ha intenzione di apparentarsi con Raggi e Calenda al ballottaggio, ma gli riconosce di aver combattuto con lealtà, convinto che alla fine “la convergenza sarà naturale”. Perché “in ballo c’è il futuro e il destino di Roma: servono persone capaci e programmi chiari per restituire alla Capitale servizi e progetti all’altezza di una grande metropoli europea.
Onorevole Gualtieri, tre punti la separano da Enrico Michetti. Poteva andare meglio?
“In realtà sono molto soddisfatto. A Roma, oltre al centrodestra unito, correvano la sindaca uscente e un leader nazionale come Carlo Calenda. Arrivare bene al ballottaggio non era scontato. Ha pagato l’unità del centrosinistra, l’apertura alle forze civiche, la scelta di tornare tra le persone e quella di presentarci con un programma concreto, di buona amministrazione, ma anche con una visione ambiziosa e di cambiamento della città”.
Unità del centrosinistra mica tanto, rispetto a Napoli e Bologna dove grillini, calendiani e renziani erano alleati del Pd, a Roma siete andati divisi.
“Ma noi abbiamo costruito una coalizione ampia, politica e civica, con delle primarie molto partecipate. E scelto una linea di allargamento e di apertura che è stata premiata”.
Intanto petò Raggi non sembra aver voglia di schierarsi e Meloni le ha riconosciuto l’onore delle armi. Non teme che al ballottaggio possa convincerla a sostenere Michetti?
“A me sembra innanzitutto che la leader di Fdi abbia il problema di far votare Michetti a tutto il centrodestra. Ci sono tanti moderati che nutrono forti perplessità sul candidato di Meloni e Salvini: su tanti temi, dai vaccini al Green Pass all`Europa, non sono d`accordo con lui e noi per vincere ci rivolgeremo anche a loro”.
Raggi intanto l’ha chiamata per farle le congratulazioni: le ha chiesto se l’appoggerà?
“Molto sportivamente mi ha telefonato, Calenda ancora non l’ho sentito ma sono certo che ci parleremo presto. Io non cerco accordi sottobanco né con l`una né con l`altro, e neanche loro. Come ho già detto non farò apparentamenti, hanno entrambi ottenuto un risultato significativo e questo gli va riconosciuto, ma si deve partire dai valori e dai contenuti. È su questa base che farò un appello a tutti gli elettori, su nient`altro».
Alla luce dei risultati, la sindaca uscente ha sbagliato a spezzare l`asse Pd-M5S nella capitale?
“Raggi ha combattuto la sua battaglia e io le riconosco un impegno serio nel contrasto alle mafie e per la legalità che sarà, da sindaco, il mio assillo quotidiano». I
In compenso Conte ha detto che con la destra non si alleerà mai. Da lui si aspetta un endorsement?
“Con Conte c`è un rapporto di stima reciproca, abbiamo collaborato in momenti difficilissimi per il Paese e mi pare che sia lui sia il M5S abbiano fatto una chiara scelta di campo. Mi auguro che, come dice Letta, la convergenza sarà naturale».
Se dovesse arrivare una dichiarazione pubblica di sostegno, farà entrare i 5S in giunta?
“La giunta sarà formata dalla coalizione che ha vinto al primo turno, rafforzata da figure civiche e tecniche. È un tema che non si pone”.
Michetti è avanti nelle periferie, voi nelle aree più centrali. Perché faticate nelle zone disagiate?
“In realtà il nostro dato è quello più omogeneo in tutti i municipi e i quadranti della città. E anzi abbiamo recuperato molto proprio nei grandi quartieri popolari dove stiamo sopra la nostra media cittadina: Tiburtino, Centocelle, Quadraro… Soffriamo di più in alcune zone fuori dal Raccordo, dove anche l`affluenza è stata molto bassa, recuperare sarà una nostra priorità politica e amministrativa”.
Nel voto di lista Azione è arrivata prima, poi Fdi, quindi il Pd che ha fatto uno dei risultati peggiori di sempre. È solo colpa di Calenda?
“Tanti elettori di centrosinistra sono stati indecisi tra me e Calenda, che ha condotto una campagna elettorale efficace e su tanti temi ha presentato proposte interessanti che non ho alcuna difficoltà a raccogliere”.
In giunta metterà tutte figure esterne o anche consiglieri eletti?
“La scelta degli assessori sarà basata su merito e qualità, molte saranno personalità esterne alla politica”.
Il vicesindaco sarà una donna?
“Sì, come ho detto dall`inizio”.
Quante ce ne saranno in giunta?
“Almeno il 50 per cento”.
La scarsa affluenza sembra aver penalizzato il centrosinistra, come pensate di mobilitare gli elettori?
“È in gioco il futuro e il destino di Roma. Abbiamo un`opportunità irripetibile grazie al Pnrr, al Giubileo, alla sfida dell`Expo. Michetti con la Meloni è all`opposizione di Draghi, mentre nella capitale serve un sindaco in sintonia col governo. Spiegheremo l`importanza della posta in gioco e chiameremo tutti alla partecipazione per battere la destra e costruire insieme una città migliore, più vicina alle persone, aperta e solidale”.
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