Indiani, pakistani, bengalesi, cinesi, eritrei, peruviani, marocchini, afghani. Questa mattina, nella sede del suo comitato elettorale, Roberto Gualtieri, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, ha incontrato le comunità di Roma, rappresentantanti dei quasi 400mila romane e romani di origine straniera. Gualtieri ha avuto un lungo applauso quando si è detto d’accordo con la battaglia per lo ius soli, che sta conducendo il segretario del Pd Letta. Ha detto che i cittadini stranieri devono partecipare alle scelte dell’amministrazione, come parte della cittadinanza romana e non come tante comunità separate. Ad ascoltarlo c’erano alcuni delle decine di candidati di origine straniera che si presentano per il Campidoglio e per i Municipi nelle sette liste che sostengono la candidatura Gualtieri. Fra questi anche Lin Yfan, imprenditrice, candidata nel Pd, oggetto di una valanga di insulti razzisti e sessisti nei giorni scorsi sui social. Intervistato dalla giornalista Karima Moual, Gualtieri ha spiegato il suo progetto di città in 15 minuti, che prevede servizi scuole, sanità, verde, trasporti, a portata di mano in ogni quartiere e sarà fondamentale anche per tutti i nuovi cittadini romani. Gualtieri ha spiegato i punti del programma, sezione “Roma e il mondo”: creazione in Campidoglio e nei Municipi di figure di coordinamento per associazioni e comunità, sportelli per la cittadinanza che favoriscano integrazione tra culture, rete dei centri interculturali, ufficio contro le discriminazioni.
Devi essere connesso per inviare un commento.
Leave a Reply