“Città non ha problemi bilancio, prossima settimana i programmi dei Municipi”

(DIRE) Roma, 9 set. – Le note di “My song” di Elton John e dell’altrettanto famosa “Garota de Ipanema” di Antonio Carlos Jobim direttamente dallo studio di Radio Rock e dalla chitarra di Roberto Gualtieri. Il candidato del centrosinistra a sindaco di Roma e’ appassionato di questo strumento fin dall’adolescenza e tra una proposta e l’altra sulle soluzioni che intende mettere in campo per affrontare i problemi della Capitale, ha fatto sfoggio delle sue capacità musicali. “Ho iniziato suonando nelle cantine, prima i Beatles, poi il Jazz, la Fusion e la musica brasiliana, sulla quale poi ho proseguito- ha raccontato- Roma ha una vocazione musicale molto forte, dobbiamo aiutare la scena romana ad esprimersi. Qui viviamo un grande paradosso, perché ci sono esperienze musicali di grandissimo livello e nate dal basso ma non c’è stato nessun investimento per valorizzare la scena musicale. Il Comune deve promuovere concerti, favorire luoghi dove si fa musica, aiutare i locali a insonorizzarsi, e avere sale prove per gruppi”. Poi una battuta: “Ho già pronta una delibera sull’obbligo del 50% di musica brasiliana…”. Gulatieri, insomma, vuole cambiare la musica della città partendo dal presupposto che “non è vero che Roma è sempre stata governata male, chi è capace la sa governare bene. Con Rutelli e Veltroni c’era il modello Roma, ci invitavano a Milano a spiegare come si governa una grande città. Il Comune non ha particolari problemi di bilancio ma a spendere soldi. Ha avuto problemi di avanzo primario cioè aveva in cassa più soldi di quelli che servivano”. Secondo l’ex ministro il vero problema di Roma e’ sulla capacità di investire: “Il sindaco di Firenze, Nardella, mi disse che investiva 800 milioni l’anno, Roma e’ sotto i 100 milioni…Un quartiere di Roma ha investito molto più della Capitale che usa solo al 10% l’indebitamento positivo con Cdp e Bei. Lo si può fare 10 o 20 volte di più. Con questi numeri la città non può che cadere a pezzi. Mi batterò perché la città abbia ancora più soldi ma in questi anni quelli che c’erano non sono stati spesi”. La cosiddetta ‘Città dei 15 minuti’ che ha in mente Gualtieri non può prescindere dall’affidamento e potenziamento di poteri ai Municipi: “La settimana prossima presenteremo i programmi dei quindici municipi e stiamo lavorando con i nostri candidati per preparare la delibera sulle competenze da affidare. Ad esempio sulla nella cura del verde sotto i 20mila mq, il sociale, l’Ama di Municipio, la cultura e i nuovi asili nido”. Sul decoro “Roma ha un enorme problema che va di pari passo col degrado, e’ importante illuminarli e renderli vivi. L’assenza di integrazione produce illegalità, occupazioni e campi rom. Sui rom bisogna smetterla di guardare le persone dal punto di vista etnico, ci sono cittadini, anche italiani, che vivono nelle baracche: vanno integrati e i bimbi vanno mandati a scuola. È un problema dei baraccati non etnico. L’obiettivo è che non ci siano baracche ne’ campi rom a Roma. Non è stata fatta una politica per la casa in questi anni, non ci sono abbastanza alloggi in edilizia sociale e questo meccanismo produce le occupazioni – ha concluso Gualtieri – Poi ci sono anche le occupazioni gestite dalla criminalità organizzata, ma sono situazioni diverse che se non si affrontano con legalità e politiche sociali adeguate non si risolveranno mai”.

 

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