(DIRE) Roma, 21 lug. – “Da ministro vedevo che Roma non è presente nel dibattito sulle scelte di Governo. Mi chiamavano le altre città per le grandi scelte strategiche. I sindaci parlano col Governo, perché Roma si governa dal Campidoglio, ma anche dal governo nazionale. Adesso il Parlamento ha appena approvato un importante emendamento che fa sedere Roma nella cabina di regia del Recovery plan, una cosa molto giusta. Il tema non è se formalmente si siede al Consiglio dei ministri, il punto è se Roma tutti i giorni discute con il governo e pesa e fa pesare la capitale nelle scelte del governo. La sindaca attuale non l’ha mai fatto, non mi ha mai chiamato”. Lo ha detto il candidato sindaco di Roma del centrosinistra, Roberto Gualtieri, a Radio Roma Capitale.
“Da ministro guardavo anche che Roma non usava i soldi che noi mettevamo a disposizione della città. Roma non aveva i progetti. Noi mettevamo un certo numero di miliardi sul tavolo per città che avevano una progettazione per i trasporti- ha aggiunto- e questi soldi non andavano a Roma perché non aveva i progetti. E poi vediamo che Roma Metropolitane, che è quella che dovrebbe fare i progetti, è in liquidazione. Roma non è stata capace di spendere 425 milioni dati dal governo da anni”.
Gualtieri ha poi aggiunto che “quegli altri, la Lega, se ne sono occupati, ma contro. E adesso vogliono i voti dei romani dopo anni che facevano propaganda contro Roma. C’è disinteresse da una parte e ostilità dall’altra. Roma ha bisogno di un sindaco che la faccia pesare nelle scelte nazionali”.
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